Come ho creato questo blog
In giro per San Francisco, c'erano i cartelloni di GitHub.
Pure i cartelloni parlavano di tecnologia, pure quelli.
Mi è saltata in mente l'idea di realizzare qualcosa che assomigliasse ad un blog, in cui potermi esprimere liberamente ed allo stesso tempo parlare del mio lavoro.
L'unico punto che ho deciso di rispettare: dare sfogo alla creatività, così, come capita (tipo che mi è venuto in mente che non volevo nemmeno una navbar per navigare nel sito).
Ecco l'elenco degli ingredienti che ho utilizzato:
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Realizzazione vera e propria con il framework più figo di sempre: Next.js
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Stile? L'unica soluzione sempre vincente: Tailwind.css
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Visto che è un blog: Markdown
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Per tutto il resto c'è Vercel (3 cucchiai)
Spiegazione della ricetta:
Next.js è la massima espressione di React: un qualcosa che ha il sapore di futuro.
Si parla di performance, di ottimizzazione, di documentazione fatta benissimo (love it), di facilità di utilizzo.
Per realizzare un qualcosa di blog-oriented poi, diventa veramente un gioco.
Ancora più divertente, se per scrivere gli articoli si utilizza Markdown.
Markdown mi ha permesso di concentrarmi sul contenuto, senza preoccuparmi troppo della formattazione.
Con la sua sintassi semplice e intuitiva, puoi scrivere articoli "puliti" e ben strutturati in pochissimo tempo.
Parlando di CSS: da quando ho provato Tailwind, LA VERA libreria utility-driven, non c'è stato altro.
Tailwind è tutto ciò che chiedevo dal mondo per dare stile ai miei prodotti digitali.
Infine, per infornare tutto insieme e portare il mio sito online, ho scelto Vercel.
In un click hai finito, senza preoccuparti di configurare server o gestire l'infrastruttura.
Chiaro inoltre che la sua integrazione senza soluzione di continuità con Next.js ha reso il processo di distribuzione un gioco da ragazzi.
Basta, se poi mi viene in mente di aggiungere altro, tornerò a modificare questo articolo.
Peace, Simone.